APPUNTI DI TECNOLOGIA N.2 – L’impianto di raffrescamento tramite pannelli radianti a pavimento
Pillole su una tipologia di impianto di raffrescamento efficiente ma delicata
Nel focus 1 dedicato alla tecnologia abbiamo trattato l'efficienza dell'impianto di riscaldamento a pavimento, oggi in queste pillole approfondiremo l'utilizzo dei pannelli radianti anche per il raffrescamento.
La tecnologia è in continua evoluzione e nel mondo delle costruzioni l'impianto termico offre efficienza, risparmio e maggiore comfort in abbinamento all'involucro edilizio.
Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di impianto di riscaldamento e raffrescamento e il compito di noi tecnici è quello di progettare e creare, con abilità sartoriale, il più adatto alle esigenze e necessità del nostro committente, che nè sarà il gestore.
L'impianto radiante a pavimento è attualmente il più usato anche abbinato alle pompe di calore totalmente elettriche (con energia fornita da imp. fotovoltaico) e produce ulteriori vantaggi se integrato al raffrescamento.
Il funzionamento di quest'ultimo avviene tramite pannelli radianti, posti al di sotto del pavimento che durante la stagione calda fanno circolare nelle stesse serpentine l'acqua alla temperatura di 15° C - 18 C.
I VANTAGGI sono:
- assenza di macchinari interni e controsoffitti;
- assenza di doppi impianti (generalmente a split o canalizzati);
- miglioramento del comfort indoor con distribuzione omogena della temperatura;
- benefici per la salute;
Confronto con ventilconvettori
Nostro impianto in cantiere
PECULIARITA' IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO A PAVIMENTO
Negli impianti con sistemi radianti è di fondamentale importanza il controllo dell’umidità nella stagione estiva, quando è possibile raggiungere elevati livelli di
umidità "specifica" assente invece in inverno, anche in giornate particolarmente piovose o nebbiose.
Un sistema radiante di raffrescamento seppur riuscendo a ridurre la temperatura dell'aria, non è in grado di agire sull'umidità, che, se raggiunge il cosiddetto "punto di rugiada", determina la formazione di condensa.
Spieghiamo meglio...
L’aria che ci circonda viene tecnicamente definita “aria umida”, cioè data dalla miscela di aria secca e vapore acqueo.
In estate si verifica spesso che l’umidità specifica esterna sia maggiore rispetto a quello che viene usualmente considerato il valore massimo accettabile nell’ambiente interno, 12 gv/kgas (secondo UNI EN 15251). Oltre tale valore di umidità specifica c’è il rischio che a seguito di un raffrescamento ad umidità specifica costante, ci si porti a livelli elevati di umidità relativa aumentando il rischio di condensazione. Bisogna poi tener conto che la generazione interna di vapore contribuisce ulteriormente ad incrementare il livello di umidità specifica nell’ambiente interno. Da qui la necessità, in estate, di deumidificare l’aria.
Schema impianto con Pompa di Calore e deumidificatore
SOLUZIONE INTEGRATA CHE MIGLIORA IL COMFORT INDOOR E CONCLUSIONI
L’unico modo per essere certi che l’impianto a pavimento funzioni correttamente è l'abbinamento ad un sistema di ventilazione meccanica controllata ( VMC). Si tratta di un ulteriore impianto formato da una macchina di trattamento dell’aria collegata a tubi di aspirazione dell’aria viziata e distribuzione dell’aria pulita.
In questo modo, dal sistema di controllo centrale elettronico è possibile impostare il grado di umidità desiderato e mantenerlo costante. Nel caso del raffrescamento a pavimento è sufficiente impostare il grado di umidità in una fascia compresa tra il 40% e il 46% e una temperatura di 26-27 gradi a seconda del comfort desiderato, con la temperatura dell’acqua che scorre nell’impianto intorno ai 15 gradi centigradi. In alternativa alla ventilazione controllata, è possibile anche installare solo un sistema di deumidificazione, purché sia diffuso in tutte le stanze e in grado di integrarsi con l’impianto. La ventillazione meccanica controllata riduce inoltre l'inquinamento indoor di circa l'80%.
Il raffrescamento a pavimento, così come il riscaldamento, porta a un comfort diffuso nel tempo ed economicamente vantaggioso rispetto al continuo funzionamento degli split dei climatizzatori, soprattutto se alimentato in parte con energia fotovoltaica.
Con i vantaggi economici che anche il superbonus può offrire migliora l'impianto di casa tua e rivolgiti ad esperti per trovare assieme una soluzione che possa portare un ambiente salubre ed efficiente!
Arch. ir. Francesco Adami
Schema funzionamento VMC
Nostro impianto VMC posato con sanificatore
