Redenzioni urbane

La città contemporanea sembra aver perso quel grado di qualità che rendeva le città italiane meravigliosamente note in tutto il mondo. Non tanto per la qualità “estetica” o fisica, ma per la qualità che il costruito instaurava coi vuoti che gli edifici generavano.

In questo progetto relativo a un nuovo insediamento residenziale, si è cercato di ristabilire la connessione tra la scala territoriale e quella umana, pur tenendo conto degli aspetti peculiari della contemporaneità. Da un lato ci si è serviti della tradizione italiana per definire un tessuto urbano e una nuova regola insediativa estremamente densa, atta a riattivare le connessioni sociali ormai scomparse nelle nostre città, dall’altro il mantenimento della privacy reciproca e la possibilità di giungere con l’automobile davanti alla propria abitazione rendono gli alloggi dei buoni interpreti della città d’oggi, che dovrebbe plasmarsi sui bisogni attuali ma avere la necessaria flessibilità di trasformazione per un domani sempre in discussione.

Questa astronave, che sembra piombata dall’alto e volutamente distaccata dall’anonimo intorno, si inserisce nell’eterno tema di ricerca della casa a Patio, proponendosi come volume denso, massiccio, identitario, scavato dai vuoti dei patii privati che divengono dispositivi per illuminare e arieggiare i locali ma anche segni distintivi di un nuovo modo di vivere la casa, rapportato ad un’innovativa qualità.