Nel progetto per la riqualificazione urbana di Via Torre, ai nastri di partenza, ci siamo confrontati con una tematica difficile.
Il recupero dei brani di tessuto storici necessita coraggio interpretativo e scelte non sempre scontate. In particolare ci siamo posti una domanda:
Doppia identità
Doppia natura
La prima Dossobuono
L'ultima Dossobuono
Il tessuto urbano esistente (il contesto) è stato studiato, smembrato, scomposto.
Sono stati riconosciuti alcuni caratteri meritevoli di essere trasmessi e tramandati. Questi sono stati studiati, indagati fino a capire le leggi che ne hanno regalato la formazione nei secoli. Quelle stesse regole sono state usate anche per la formazione del nuovo.
E qui avviene il punto cruciale: SOLO queste regole sono state mantenute! È stata ripresa l'ossatura di base, la matrice del sistema, la regola generale. Quella sottesa, quella non scontata. Quella “solo intuibile”. Il resto del nuovo ha la sua indipendenza formale che diviene dettaglio nel momento in cui vi è effettiva coerenza di fondamento. Le due compagini entrano quindi in risonanza.
Per questo si parla di riduzione: perché l'antico è stato come “spremuto”, si sono estratte SOLO le sue regole fondative, le sue leggi, i criteri morfo-tipologici ritenuti validi da un processo critico interpretativo e queste sono state poi assunte come base per una scrittura nuova.
Le differenze che quindi si sono generate (a nostro avviso giustamente) fra nuovo e antico sono state comunque raccordate con dispositivi fisici in grado di mediare il passaggio di testimone.
Immaginatevi di prendere una canzone. Riconoscetene gli accordi e appuntateveli. Poi, usati gli stessi accordi per comporre un altro melodia: cosa otterrete?
Due melodie simili, legate da una misteriosa connessione che solo un ascolto attento e colto coglie. Si intuirebbe che l’una è servita come base all'altra ma si manterrebbero indiscutibilmente distinte e riconoscibili nella loro autonomia.
E’ come se avessimo preso gli ingredienti di una bevanda, e li avessimo integrati con altri ingredienti nuovi: ne risulterebbero due bevande dal gusto simile ma distino...... Come quando assaggi, il palato è soddisfatto ma non capisci bene il perché…
Tradizione e modernità
Studio delle aperture
Niente scatole
Luci e ombre
Le regole compositive del vecchio sono riprese come matrice del nuovo, che mantiene tuttavia un suo carattere formale/tipologico riconoscibile (sono richiami/allusioni, reinterpretazioni).
Tuttavia, solo alcune regole vengono considerate importanti (volumi, marmi, ritmo finestre, ruolo della facciata urbana). Questo processo interpretativo è irrinunciabile, è il sale del lavoro sul e nell’antico. Un processo di riduzione all’essenziale.
Le differenze, gli elementi che segnano il passaggio fra le due epoche sono mitigate da elementi puntuali di raccordo.
Esistente
Fronte strada
Arch. Nicola Piacentini
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