Potenzialità inespresse 2/3

Non tutto è male.

L’approccio progettuale seguito si è concentrato soprattutto sull’ interpretazione del fatto architettonico di partenza.
Si sono quindi eseguite delle analisi per rispondere ad una semplice ma complicata domanda: “che cos’è questo edificio?”.
Nella sua essenza più pura, si è giunti alla conclusione che l’edificio aveva molti punti negativi rispetto alla funzione da insediare. In particolare la posizione, al piano primo e a ridosso di un supermercato, poneva il contatto con l’esterno come un grande problema. Infatti le visuali verso l’esterno erano perlopiù relegate a scenari di degrado che poco erano consoni alla vita residenziale.
Tuttavia , l’edificio si caratterizzava per due aspetti che sono stati giudicati perlomeno interessanti: da un lato, la sua configurazione tripartita, dall’ altro la tecnologia costruttiva con cui l’edificio era stato costruito. Trattandosi di edilizia industriale, il complesso è costituito da strutture prefabbricate assemblate.
Da questi due punti, è sorta tutta l’idea progettuale.

Nel prossimo aggiornamento, vi mostreremo il risultato della nostra azione progettuale, derivante dalle analisi di cui sopra.
Continuate a seguirci!

Arch. Nicola Piacentini

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