SUPERBONUS PROROGATO: una parola, tantissimi vantaggi. #1

COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL CREDITO E LO SCONTO IN FATTURA?

Il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 30 giugno 2022 e, per gli edifici che al giugno di quell’anno hanno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022. Lo prevede l’emendamento alla Legge di Bilancio approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.
Questo da sicuramente una sferzata di entusiasmo ai tanti privati e non che erano in attesa di pianificare i loro interventi.

Ma nel concreto, che vantaggi porta il SuperBonus?

Vediamo in rassegna, in varie puntate, i vantaggi principali di questa nuova “bomba” dell’edilizia. Utilizzeremo volutamente un vocabolario NON tecnico ed esempi numerici indicativi, per cercare di essere il più possibile chiari.
Nel caso in cui volessi approfondire, ti invitiamo a contattarci per avere questa volta tutto il supporto e le informazioni tecniche necessarie.

Innanzitutto, è bene ricordare che con il termine SUPERBONUS ci si riferisce a una vasta gamma di agevolazioni, riassumibili nello schema sottostante.

fonte: nextquotiditano.it

Ma non è finita qui: la singola unità immobiliare può usufruire sia di agevolazioni per la riqualificazione energetica, sia per la messa a norma antisismica, che per la “tradizionale” ristrutturazione. Nei prossimi articoli, vedremo come e in che %.

Oggi ci concentriamo su un altro vantaggio, il più discusso e indubbiamente il più importante: la cessione del credito e lo sconto in fattura.

1. Il primo vantaggio: la cessione del credito e lo sconto in fattura

Il vantaggio sicuramente più importante, di cui trattiamo oggi, è la possibilità di ridurre il costo dell’intervento da sostenere, attraverso lo strumento della cessione del credito e dello sconto in fattura alternativi alla classica detrazione fiscale.

Questi due strumenti rivoluzionano completamente il mondo delle agevolazioni. Prima infatti, con la detrazione fiscale classica, il privato era chiamato a sostenere le spese dei lavori le quali venivano rimborsate successivamente sotto forma di detrazione dal carico fiscale spalmata in vari anni. Questo comportava il fatto che l’entità dei lavori (il loro costo) dovesse per forza di cosa essere calibrata alla effettiva disponibilità finanziaria del privato, in quanto esso doveva appunto anticipare il costo dell’intervento che solo in un momento successivo veniva rimborsato.

Oggi invece, questa possibilità viene ampliata. Il privato che esegue gli interventi previsti dal Superbonus rispettando i requisiti normativi (vedi nostri articoli precedenti o contattaci per maggiori info) anziché optare per la detrazione fiscale (comunque e sempre consentita) può richiedere agli istituti aderenti (ad esempio la propria Banca) di assorbire le spese per conto del cliente, a fronte di una certa percentuale da corrispondere all’istituto come corrispettivo per il “favore” fatto . In questo modo, l’istituto a fronte di questa percentuale pagata dal privato finanzia l’intervento al posto suo.

Chiariamolo con un esempio:
Giovanni vuole ristrutturare la sua abitazione applicando il cappotto termico e gli infissi. Questi due interventi congiuntamente consentono di raggiungere i requisiti previsti dalla normativa e Giovanni, quindi, decide di applicare il SuperBonus 110%. L’importo dei lavori è di 50'000.00 € (cifra totalmente indicativa) e i lavori saranno terminati a ottobre 2021.

Ora Giovanni ha 3 opzioni.

A. Detrazione fiscale classica

Giovanni riceverà dallo Stato un rimborso pari al 110% dell’importo dei lavori in 5 quote annuali di pari importo. In questo caso, Giovanni sosterrà totalmente il costo dei lavori (50'000.00 €) i quali saranno poi a lui detratti dalle tasse per un ammontare di 55'000,00 € (110% di 50'000,00 €) in 5 rate pari a 11'000,00 € l’anno.

Si, avete capito bene: nel caso in cui Giovanni opti per la detrazione (1), potrà detrarre di più di quanto ha speso.

Ovviamente, questo implica che Giovanni debba avere una capienza fiscale di almeno 11'000,00 € l’anno. Chiariamo: se Giovanni avesse un totale di 5'000,00 € l’anno di tasse da corrispondere allo Stato, non potrebbe ovviamente detrarre tutti gli 11'000,00 € l’anno, ma solamente 5'000,00 € l’anno (il massimo della sua capienza) per un totale di 25'000,00 € . Questo significa che l’intervento non sarebbe più gratuito per Giovanni, ma gli costerebbe
50'000 (importo lavori) – 25'000 (detrazione massima per Giovanni) = 25'000,00 €.
Giovanni, come molti, non ha tutta questa capienza fiscale. Per cui nel suo caso, conviene passare alla scelta successiva.

B. Cessione del credito

Giovanni può recarsi, per esempio, dalla propria Banca e richiedere la cessione del credito da lui maturato:

questo significa che la Banca assorbirà e finanzierà circa il 95% dell’importo lavori per conto di Giovanni.

(per informazioni dettagliate sul funzionamento, sui requisiti richiesti, sulla documentazione da fornire e quant’altro non esitare a contattarci). Giovanni, a conti fatti spenderà ti tasca sua quindi:

50'000 (importo lavori) – 47'500,00 (95% finanziato dalla banca) = 2'500,00 €
Totale a carico di Giovanni: 2'500,00 €

ATTENZIONE: importantissimo è capire che la cessione del credito (2) non vale solamente per gli interventi rientranti nel SuperBonus, ma anche per tutte la altre agevolazioni. La percentuale di spesa corrisposta dalla Banca non è la stessa per tutti le agevolazioni.
Infatti, ad esempio:

SUPERBONUS 110%: la Banca finanzia il 95% dell’importo lavori circa
RISTRUTTURAZIONE 50% la Banca finanzia il 40 % dell’importo lavori circa

Nel caso in questione, tutto l’intervento ricade per semplicità nel SuperBonus 110%, quindi l’aliquota è pari a 95% su tutto l’importo. Ma se Giovanni avesse dovuto, per esempio, sostenere altri 10'000,00 per il rifacimento di un bagno, questi sarebbero stati finanziati dalla banca per il 40%, quindi la Banca avrebbe finanziato questi lavori di Giovanni per 4'000,00 €. I restanti 6'000,00 € sarebbero rimasti a carico di Giovanni.

50'000 (importo lavori SuperBonus) – 47'500,00 (95% finanziato dalla banca) = 2'500,00 €
10’000 (importo lavori Ristrutturazione) – 4'000,00 (40% finanziato dalla banca) = 6’000,00 €
Totale a carico di Giovanni: 8'500,00 €

C. Sconto in fattura

Discorso simile vale per il cosiddetto sconto in fattura.

Questa modalità consente di ricevere uno sconto sull’importo senza dover recarsi in Banca e senza dover muovere sostanzialmente un dito:

sarà il fornitore (ad esempio Adami&Albi in veste di Impresa Edile) a gestire lo sconto e finanziare i lavori di Giovanni. Questo comporta il vantaggio non indifferente, per il privato, di non dover occuparsi delle fastidiose pratiche burocratiche ne di interfacciarsi con Banche o istituti. Viene tutto delegato all’Impresa, che solleva il cliente da qualsiasi impegno organizzativo. Questo, ovviamente, è un vero e proprio servizio che comporta tempo e risorse, tale per cui viene riconosciuta al fornitore (Adami&Albi) una % sull’importo lavori.

Può essere vista come una sorta di “delega” che il cliente concede al fornitore per occuparsi di tutta la pratica in questione.

Adami&Albi si sta attrezzando per fornire questo servizio “Chiavi in mano” e “Zero Pensieri” ad un costo aggiuntivo pari al 10% dell’importo lavori, finanziando quindi l’85 % dei lavori. La quantità di lavori finanziati da Adami&Albi sarà limitata quindi non aspettare e CONTATTACI SUBITO.

Quindi, nel caso in cui Giovanni decida di rivolgersi ad Adami&Albi per la cessione del suo credito, egli verrà sollevato da qualsiasi operazione organizzativa e spenderà, di tasca sua:
50'000 (importo lavori) – 42’500,00 (85% finanziato da A&A) = 7'500,00 €
Totale a carico di Giovanni: 7'500,00 €

ATTENZIONE: anche in questo caso, la percentuale di sconto varia a seconda del bonus utilizzato:

SUPERBONUS 110%: A&A finanzia l’ 85% dell’importo lavori circa
RISTRUTTURAZIONE 50% A&A finanzia il 35% dell’importo lavori circa

Nel caso in questione, tutto l’intervento ricade per semplicità nel SuperBonus 110 quindi l’aliquota è pari a 85% su tutto l’importo. Ma se Giovanni avesse dovuto, per esempio, sostenere altri 10'000,00 per il rifacimento di un bagno, questi sarebbero stati finanziati da A&A per il 35%, quindi Adami&Albi avrebbe finanziato questi lavori di Giovanni per 3'500,00 €. I restanti 6'500,00 € sarebbero rimasti a carico di Giovanni.

50'000 (importo lavori SuperBonus) – 42’500,00 (85% finanziato da A&A) = 7'500,00 €
10’000 (importo lavori Ristrutturazione) – 3'500,00 (35% finanziato da A&A) = 6’500,00 €
Totale a carico di Giovanni: 14’000,00 €

Riassumendo:

Giovanni a seconda della sua condizione finanziaria e della sua volontà può accedere a 3 riduzioni sull’importo differenti.

A. Detrazione fiscale: anticipo dell’intera somma. Se vi è capienza fiscale sufficiente, è sicuramente l’unica opzione che consente di eseguire i lavori in oggetto non solo gratis, ma addirittura guadagnandoci.
Importo lavori: 50'000,00 €
Spesa sostenuta: 50'000,00 €
Spesa recuperata: 55'000,00 € (5 rate di 11'000,00 €/l’anno)

B. Cessione del credito: importo finanziato dalla Banca o istituto aderente. Se non vi è capienza fiscale sufficiente consente di risparmiare fino il 95% del totale. E’ l’opzione più vantaggiosa, ma comporta una serie di adempimenti da parte del cliente (fornitura documentazione, colloqui con l’istituto ecc)
Importo lavori: 50'000,00 €
Spesa sostenuta: 2'500,00 €
Risparmio: 47’500,00 € (immediato)

C. Sconto in fattura: importo finanziato da Adami&Albi o fornitore aderente. Se non vi è capienza fiscale sufficiente e non vi è la possibilità di gestire il macchinoso apparato burocratico, è l’opzione più vantaggiosa.
Importo lavori: 50'000,00 €
Spesa sostenuta: 7'500,00 €
Risparmio: 42’500,00 € (immediato)


Come si vede, la normativa da molte possibilità a seconda della condizione del cliente iniziale.
Sostanzialmente, la peggior condizione economicamente possibile per il cliente che usufruisce di interventi rientranti nel Superbonus è di risparmiare l’ 85% del loro costo!!
“Peggior” quindi pare proprio una parola grossa!

Nei prossimi giorni vedremo come lo strumento della cessione del credito e del Bonus sia sorprendentemente utile anche per la costruzione di una nuova abitazione risparmiando sensibilmente rispetto all’acquisto di un lotto vuoto.

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