Un gesto semplicissimo.
Porre una copertura.
In un gesto, così esplicito nel Padiglione della Biennale a Venezia, Sverre Fehn ci indica l'ossatura del suo pensiero: "in definitiva, non esiste niente di più fantastico della precisione".
Padiglione dei Paesi Nordici, Biennale di Venezia 1958-62
I lavori di Sverre Fehn si concentrano attorno a tematiche intense. Quello che affascina maggiormente è la manipolazione dello spazio interstiziale, in particolare quello fra i 2 piani orizzontali: pavimento e soffitto. Molti dei suoi progetti si risolvono esclusivamente con la posa del piano di copertura. Nella sua essenzialità, Fehn ci mostra quanto a volte sia semplice sfruttare ciò che la natura ci ha dato, il suolo orizzontale, per creare spazi di intensità emozionale elevatissima.
Arch. Nicola Piacentini
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